Cosa vedere a Savoca
Savoca (Sàuca in siciliano) è un paese dalle mille attrazioni anche se in realtà è un piccolo borgo in provincia di Messina con 1750 abitanti. Si trova arroccato sulla montagna ma offre anche tanto ai turisti che lo visitano. È bagnato dai torrenti di Agrò e Savoca ed è una cittadina d’arte inserita nel circuito de “I borghi più belli d’Italia”.
Ci sono tanti motivi per andare a Savoca: le diciassette mummie custodite nella cripta del convento dei Cappuccini, studiate addirittura da un team internazionale di ricerca, le tante chiese disseminate sul territorio e alcune delle ambientazioni de “il Padrino”, il film di successo di Francis Ford Coppola, girato nel 1972 anche in questi borghi.
Un ritorno al passato, ad un paese con poche macchine e poco caos, alle antiche costruzioni dell’epoca in pietra lavica, circondate da agrumeti, vigneti e uliveti. Sullo sfondo lo splendido Golfo di Taormina, raggiungibile in pochi minuti. Savoca accoglie i suoi turisti con calore, con i suoi pannelli in ceramica artistica lavorata da artisti messinesi e con tanta storia, arte e tradizioni locali.
Savoca è anche chiamata il “paese dalle sette facce”, nome attribuito da Sciascia in un articolo pubblicato il 12 maggio 1962 da “Il Giorno”: per lui infatti tutte le volte che si gira lo sguardo il paesaggio offre sempre una diversa veduta.
Come arrivare a Savoca
Si arriva al borgo percorrendo l’autostrada A18: per chi arriva da Messina si esce a Roccalumera e si prosegue verso Furci Siculo e S. Teresa di Riva; chi arriva da Catania invece deve uscire a Taormina Nord e proseguire per S. Teresa di Riva. Alternativamente si può percorrere la statale 114.
Origini e storia
Il nome deriva probabilmente dal sambuco (che in dialetto siciliano si dice “Savucu”), una pianta che cresce nella zona. La cittadina fu fondata nel 1134 dal conte Ruggero ed era inizialmente costituita da una cinta muraria con due porte che proteggeva un castello.
Subì influenze da romani, bizantini, normanni e arabi. Venne assalita più volte dai pirati saraceni e visse vicissitudini legate a lotte di potere ma poi tornò ben presto un punto di riferimento della nobiltà e borghesia messinese: prova ne sono i numerosi palazzi sfarzosi, ancora conservati bene.
Cosa vedere a Savoca
Puoi perderti tra 17 chiese, palazzi e un castello, tra specialità culinarie e tradizioni. Un possibile tour potrebbe iniziare dalla porta della città, passare per il Municipio, il Palazzo Archimandritale, la Chiesa di San Michele, la Chiesa di San Nicolò e la Chiesa Madre.
Tappa obbligata sono il Monte Calvario, eremo da cui parte il percorso della Via Crucis, e il Convento dei Cappuccini. Concludi infine la visita nelle splendide vie del centro storico per acquistare un po’ di prodotti locali.
Ma vediamo di conoscere qualcosa in più su tutte queste bellezze:
- Chiesa di Santa Maria in Cielo Assunta, costruita nel 1130 sopra un’antica chiesa, custodisce le catacombe, dove fino alla fine dell‘800 si mummificavano i cadaveri secondo l’usanza egiziana;
- Chiesa di San Michele, costruita attorno al 1250 per volere degli Archimandriti, è la chiesa che si trova all’interno del Castello di Pentefur;
- Chiesa di San Nicolò, edificata nel XIII secolo, ha prestato il suo esterno ad alcune celebri scene del film “Il Padrino”;
- Chiesa del Calvario, ospita ogni anno le rappresentazioni della Settimana Santa;
- Chiesa dell’Immacolata aperta al culto fino al 1940, oggi ospita il Centro Filarmonico comunale, una struttura in legno a forma di barca che ospita circa cinquanta posti a sedere;
- Il convento dei Cappuccini e la cripta fondate dai frati cappuccini nel 1574, punto di riferimento per la formazione umanistica, scientifica e giuridica del luogo. La cripta dei cappuccini racchiude 37 cadaveri mummificati.
Oltre le Chiese però c’è molto altro da vedere a Savoca, come le rovine del Castello di Pentefur e la Porta della città costruita all’epoca dei Normanni nel XII secolo, costituita da un arco a sesto acuto in pietra arenaria.
Inoltre puoi vedere La Bifora, un’antica costruzione tardo medievale in stile gotico-spagnolo oggi sottoposta al vincolo di tutela architettonica e l’antico carcere della Terra di Savoca, o meglio ciò che ne resta dopo il terremoto del 1908.
Infine molto conosciute e degne di una visita sono le rovine della Sinagoga di Savoca, dove era solita pregare la folta comunità ebraica del paese.
Come accennato prima, l’insediamento della nobiltà messinese portò alla costruzione di diversi palazzi nobiliari come Palazzo Trimarchi. Al piano terra di questo antico edificio si trova il bar in cui nel 1971 vennero girate alcune scene del film “Il Padrino” di Francis Ford Coppola, il famoso “Bar Vitelli”. Inoltre proprio recentemente qui è stato girato uno spot della “Birra Moretti”, un luogo dunque che si presta per eleganza e storia.
Ma ci sono anche altri palazzi che appartengono o sono appartenuti a famiglie importanti come:
- Palazzo Salvadore;
- Palazzo Crisafulli;
- Palazzo Scarcella;
- Palazzo Toscano.
Tradizioni di Savoca
Savoca è un paese dalle grandi tradizioni, soprattutto legate alla religione: la più importante è la Festa di Santa Lucia che cade il 13 dicembre. In questo giorno si organizzano messe solenni ma la festa vera e propria si celebra d’estate, ogni seconda domenica di agosto.
Siamo di fronte ad una delle feste più significative della Sicilia: in questo giorno viene fatta una rappresentazione scenica del Martirio di Santa Lucia, dove la Santa siracusana è impersonata da una bambina savocese, vestita di bianco, con in mano un ramoscello di palma.
Santa Lucia bambina rappresenta la Fede: mentre cammina per le strade viene tentata da uno spaventoso personaggio mascherato vestito tutto di rosso, il diavolo, e dai soldati romani, i “giudei”, che provano a trascinarla verso la perdizione con una robusta fune trainata da una coppia di buoi. Tuttavia la bambina rimane imperturbabile a ogni tentazione, fino a che il Male e i soldati sono costretti a fuggire rincorsi da due bovini al galoppo.
Ma ci sono anche altre manifestazioni che si tengono nel paese come la Passione di Cristo con la via Crucis sul Monte Calvario; “Savoca Sapori”, una mostra mercato dell’enogastronomia e dell’artigianato locali con degustazione di prodotti tipici; il Premio Letterario “Città di Savoca”, concorso nazionale di poesie in lingua siciliana e italiana.
Il museo di Savoca
Inaugurato il 4 agosto 2001, il Museo di Savoca consta di due piani e comprende anche un’area esterna panoramica. C’è inoltre l’auditorium comunale utilizzato per le conferenze. Qui puoi trovare reperti e utensili storici, legati all’agricoltura e alla tradizione ma anche manoscritti, costumi e stemmi delle famiglie nobiliari savocesi.
Quartieri di Savoca
Nel paese ci sono sette quartieri:
- Sant’Antonio, prende il nome dall’omonima chiesa;
- Cappuccini, vicino al convento, conserva vari edifici di antica origine;
- Borgo, il centro storico, elegante e ricco di negozi;
- San Michele, quartiere ricco di elementi architettonici del passato;
- San Rocco, il quartiere dei pescatori;
- Pentefur, antichissimo quartiere medioevale, nucleo originario di Savoca;
- San Giovanni, caratterizzato da edifici signorili tipicamente medioevali.
Il Padrino
Savoca è bella per i mille motivi già detti ma il film “Il Padrino” l’ha resa celebre in tutto il mondo. In questo paese sono state girate varie scene, tra cui quella al Bar Vitelli dove Michael Corleone entra per bere qualcosa.
Ancora oggi il bar è ricco di oggetti legati al film di Coppola.
Le scene del matrimonio tra Michael ed Apollonio furono girate invece nella chiesa di S.Nicolò.
La location è stata anche scelta per girare la fiction rai “La vita rubata” e per realizzare una campagna pubblicitaria dell’azienda di abbigliamento Kenar Enterprises Ltd., fortemente contestata, con la modella Linda Evangelista.
Nelle vicinanze di Savoca
Savoca si trova vicino ad alcune località che puoi visitare nel tuo tour della Sicilia come Taormina con il suo bellissimo teatro , i Giardini Naxos, le Gole dell’Alcantara, Forza d’Agrò, Furci Siculo e Santa Teresa di Riva, potresti pensare di andare in più di un posto nella stessa giornata e tornare a casa soddisfatto.
I piatti tipici messinesi
Quando ti trovi nella provincia di Messina è difficile mangiare male, ci sono così tante specialità! Vediamone alcune:
- U piscistoccu a’ ghiotta. Si tratta del pesce stocco essiccato cucinato con abbondante olio extra vergine d’oliva, concentrato di pomodoro, olive bianche e nere, capperi, peperoncino, patate, sedano.
- A carni i’ crastu ‘nfurnata. La carne di pecora o di castrato al forno. Le cavità interne vengono riempite con aromi vegetali e si inforna l’intero animale nel forno a legna adagiandolo su tegole di terracotta per tre ore.
- U Pani cunzatu. Pane condito casareccio locale cotto nel forno a legna con olio extra vergine d’oliva locale, sale, peperoncino o, a piacimento, conserve sottolio di prodotti locali.
- A Granita ca’ zzuccarata. Si tratta della classica granita siciliana al limone, servita con un biscotto locale molto croccante condito con semi di sesamo.
Infine le paste secche alla mandorla e i cannulicchi in cialda croccante farciti.
Adesso che sai cosa vedere a Savoca, hai davvero tanti buoni motivi per raggiungere un posto dai molteplici volti.